Manduria è uno dei centri abitati della fascia meridionale delle Murge tarantine, area dell’Alto Salento, versante Jonico della Puglia. Equidistante da Taranto, Lecce e Brindisi, è parte della provincia tarantina e per molte caratteristiche vicina anche alle altre due province. Nel corso dei secoli la specificità del suolo carsico e l’acqua piovana hanno dato origine a una serie di grotte profonde pochi metri, di
cui la più famosa è il Fonte Pliniano: in questo luogo gli avi prelevavano l’acqua per uso domestico ed irriguo. Molte di queste grotte infatti, avevano l’acqua che sgorgava direttamente così da permetterne un utilizzo diretto e continuo; questo ha chiaramente influenzato lo sviluppo delle popolazioni che hanno abitato Manduria nei secoli.
L’area dell’abitato è seguita da un’area cosiddetta della marina, due località balneari denominate San Pietro in Bevagna e Torre Colimena, a circa dodici chilometri dalla città. Raggiungendole si ha la netta sensazione che da un piano superiore si scende verso il mar Jonio passando per un immenso gradone che permette di scorgere i diciotto chilometri di costa. Una costa variegata, caratterizzata da lunghe spiagge bianche, da scogliere morbide e da dune costiere ricche di esemplari faunistici protetti della macchia mediterranea. Il lungo litorale mostra ancora oggi le torri costiere che nel 1500 servirono per difendere l’intero territorio dalle incursioni saracene, ed è tagliato solo in due punti da due fiumi, o meglio da un fiume, il Chidro alimentato da acque di falda, e da un torrente, il Borraco che nasce da due fonti distinte alimentate da risorgive.

